Come scrivere
un curriculum vitae efficace

Il CV è il tuo biglietto da visita nel mondo del lavoro:
scopri tutti i consigli per renderlo efficace al 100%!

Perché è cosi importante il curriculum vitae?

Il curriculum vitae è il tuo biglietto da visita nel mondo del lavoro, lo strumento che se fatto bene e a regola d’arte, può essere il trampolino di lancio per far decollare la tua carriera lavorativa.

Il curriculum è quindi un documento ufficiale che racconta tutto il tuo percorso formativo e professionale, evidenziando le tue qualità e i tuoi obiettivi di carriera.

Che tu stia cercando lavoro per la prima volta o che abbia alle spalle diversi anni di esperienza, il concetto di fondo non cambia: un curriculum per avere successo dovrà essere completo e impeccabile in ogni sua parte.

Ecco perché è fondamentale prestare attenzione a tutti i dettagli, come la forma grammaticale, la grafica e soprattutto ai contenuti che inseriamo, che dovranno essere sempre veritieri, sintetici ma allo stesso tempo esaustivi.

Per trovare lavoro, rispondere a un annuncio o presentarsi alle aziende attraverso un’autocandidatura, è quindi essenziale avere un buon curriculum vitae che descriva in maniera ordinata e completa la nostra storia formativa e professionale.

Il curriculum illustra il nostro profilo professionale, i nostri punti di forza e il nostro valore aggiunto per una determinata posizione lavorativa. È buona cosa accompagnare sempre il curriculum con una lettera di presentazione ben scritta, per dare ancora più risalto alle nostre potenzialità e avere maggiori chance di essere contattati per un colloquio di persona.

Non si deve mai dimenticare qual è il vero obiettivo per cui scriviamo un curriculum: colpire l’attenzione del selezionatore ed essere contattati per il secondo step del processo di selezione, ovvero il colloquio di lavoro vero e proprio!

Per fare questo, quindi riuscire ad emergere e spiccare tra i tanti curricula che ogni giorno i recruiter valutano, occorre differenziarsi dalla massa e rendere il proprio curriculum assolutamente accattivante e interessante.

Come scrivere un curriculum vitae vincente

Esistono online molti modelli da scaricare e da utilizzare come base per creare il proprio curriculum vitae (formato europeo, curriculum grafico, curriculum in inglese ecc.) ma ci sono degli elementi e delle regole comuni che dovrebbero essere sempre rispettate per scrivere un buon curriculum:

  • Scegliere il modello più adatto: il formato del curriculum va scelto in base alla nostra professionalità e a quali sono i nostri obiettivi di carriera. Il formato europeo è perfetto se cerchiamo lavoro all’estero o vogliamo un curriculum ordinato senza doverlo ricreare da zero, ma dato che è un modello predefinito diventa invece poco consono se abbiamo una professionalità creativa (per la quale sarà più adatto un modello grafico creato da noi stessi che darà già un’idea delle nostre competenze).
  • Attenzione alla foto! Inserire una propria foto nel curriculum non è obbligatorio ma è certamente raccomandato! Questo perché dare un volto al curriculum lo rende senza dubbio più completo agli occhi del selezionatore che si ricorderà di noi più facilmente, ma occorre prestare particolare attenzione alla tipologia di foto. La foto dovrà infatti essere     assolutamente professionale, quindi andrà curata la posa, l’abbigliamento e l’espressione. No a foto in vacanza, al mare, in compagnia di altre persone ecc.
  • I dati personali da inserire: nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza e domicilio, telefono cellulare e indirizzo email. Può essere una buona idea inserire anche il proprio collegamento a Linkedin o ad altri social network, oltre al proprio blog o sito personale (soprattutto se ci si candida per posizioni nel mondo digitale). Prestiamo attenzione anche all’indirizzo email che dovrà essere professionale, ad esempio nome.cognome.
  • Profilo professionale e obiettivi: subito dopo i dati personali, è importante inserire una breve descrizione del nostro profilo professionale, comunicando i nostri obiettivi ed ambizioni di carriera. Questa parte viene molto spesso tralasciata ma in realtà è importantissima perché permette al selezionatore di avere subito un’idea di cosa sappiamo fare e per quale ambito professionale ci candidiamo (senza dover per forza leggere tutto il curriculum).
  • Percorso formativo ed esperienze professionali: sia per il percorso di studi che per le esperienze lavorative è buona norma inserire per prime le attività dalla più recente alla più indietro nel tempo. Per gli studi intrapresi e i corsi formativi indicare tipologia, periodo del conseguimento, nome dell’istituto, scuola o università, eventuale votazione e principali materie di studio. Per le esperienze lavorative vale lo stesso metodo: ruolo professionale ricoperto, durata della posizione lavorativa, nome dell’azienda, settore di appartenenza, modalità contrattuale e breve descrizione delle attività svolte e degli obiettivi raggiunti.
  • Competenze acquisite e punti di forza: in questa sezione inseriremo le conoscenze linguistiche (specificando per ciascuna lingua il livello scritto e orale acquisito) le conoscenze informatiche e tecniche  (pacchetto office, programmi particolari ecc.) e le competenze relazionali (problem solving, lavoro di squadra, resistenza allo stress ecc.).
  • Hobby e interessi: potrebbe sembrare una sezione di poca importanza ma comunica comunque molto sul candidato, ecco perché è importante inserirla, soprattutto se si svolgono attività che possono tornare utili per la posizione lavorativa per la quale ci si candida (ad esempio se faccio     volontariato questa attività denota un carattere altruistico ed attento     agli altri; se sono sportivo sono una persona dinamica e se faccio sport     di squadra, questo aspetto torna utile anche nel modo lavorativo ecc.).
  • Informativa Privacy: alla fine del curriculum va sempre inserita l’informativa privacy sul trattamento dei dati personali attraverso la quale autorizziamo l’azienda o la società di selezione ad utilizzare i nostri dati durante il processo di selezione. La formula da inserire è la seguente: Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi dell’art. 13 d.lgs. 30 giugno 2003 n°196 – “Codice in materia di protezione dei dati personali” e dell’art. 6 e 13 GDPR 679/16 – “Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali”. Dopo tale frase occorre apporre la propria firma.

Approfondisci la Differenza tra Soft Skills Hard Skills

Competenze Informatiche: come inserirle?

Quali competenze informatiche vanno inserite nel curriculum? Può sembrare una cosa scontata e semplice ma non lo è affatto. Bisogna infatti tenere conto della nostra esperienza e della professionalità per la quale ci candidiamo.

Se abbiamo una professionalità tecnica che prevede l’utilizzo di software specifici, andranno inseriti per primi e a seguire tutte le altre conoscenze più tradizionali. Vale quindi sempre il solito discorso di dare risalto prima alle skill più importanti in modo da evidenziarle il più possibile agli occhi di chi legge il nostro curriculum.

Se invece non abbiamo conoscenze informatiche particolari, semplicemente elencheremo i programmi tradizionali come il pacchetto office, la posta elettronica, la navigazione internet ecc.

In linea di massima un buon elenco di competenze informatiche potrebbe essere il seguente:

  • Conoscenza Sistemi operativi (Windows, Mac, Linux, ecc.);
  • Pacchetto Office (Word, Excel, PowerPoint ecc.)
  • Posta elettronica e Browser web (Chrome, Safari, Edge ecc.);
  • Software specifici (SAP, AS400, ecc.);
  • Programmi di grafica (Suite Adobe, ecc.);
  • Programmazione e linguaggi (Python, Java, PHP, Html, CSS ecc.).

Per migliorare le proprie conoscenze informatiche e renderle più interessanti, è inoltre possibile certificarle attraverso enti riconosciuti come ECDL, EIPASS, PEKIT, Cisco e Microsoft Office Specialist.

Come per altri dati inseriti nel curriculum, ricordiamoci sempre che devono rispecchiare la verità! Dire di conoscere determinati programmi informatici solo per fare bella figura, quando nella realtà si ha una conoscenza alquanto scarsa, non solo è deleterio a livello etico, ma si corre il rischio che le competenze possano essere verificate anche in sede di colloquio, e in questo caso la figuraccia è assicurata!

Approfondisci con altri Consigli Pratici per Scrivere un Curriculum.

Curriculum vitae: gli errori da non fare!

Quali sono i segreti per scrivere un curriculum davvero perfetto?

Errori da evitare:

  • Lunghezza, form e formattazione: in genere un buon curriculum non dovrebbe superare mai le 2-3 pagine. Questo perché il tempo che i selezionatori hanno per leggerlo è limitato ed occorre saper riassumere al meglio tutte le informazioni. No, quindi ad essere troppo prolissi, costruire frasi troppo lunghe e imprecise. Per agevolare la lettura è inoltre utile inserire grassetti, corsivi, elenchi puntati che mettano in evidenza le informazioni più importanti, senza mai eccedere con colori e font particolari (a meno che si tratti di un curriculum per profili creativi). Il trucco è mettersi nei panni di chi dovrà leggerlo e magari chiedere un parare a qualche conoscente per avere un altro punto di vista.
  • Inserire una foto poco professionale: benché non sia obbligatoria, inserire la foto sul curriculum lo rende più completo e dà un volto al nostro profilo professionale. Occorre però     fare attenzione alla tipologia di foto che utilizziamo che dovrà avere     sempre una posa e un abbigliamento professionale (in caso contrario la     pessima figura è assicurata).
  • Refusi ed errori grammaticali: tra gli errori da non fare, quelli grammaticali sono di certo i più pesanti! Un candidato che presenta un curriculum infarcito di refusi e forme grammaticali scorrette, dà subito una pessima immagine di sé comunicando di essere una persona imprecisa e distratta, qualità negative che immediatamente faranno     finire il curriculum nel cestino!
  • Scrivere cose non veritiere: gonfiare il curriculum con informazioni false, oltre che essere eticamente poco corretto, significa tirarsi la zappa sui piedi, visto che quanto indicato sarà certamente verificato in sede di colloquio (ad esempio la conoscenza di una lingua straniera o di determinati programmi informatici).
  • Utilizzare sempre lo stesso modello di curriculum: questo è uno degli errori più frequenti perché il curriculum, così come la lettera di presentazione, andrebbe sempre personalizzato in base all’azienda e alla posizione lavorativa per cui ci si candida, mettendo quindi in risalto le informazioni più attinenti.
  • Dimenticare l’informativa sulla Privacy: per poter prendere in carico il nostro curriculum, aziende ed agenzie di selezione devono essere autorizzate a trattare i nostri dati personali. Se non inseriamo quindi l’informativa sulla privacy, il nostro profilo potrebbe essere scartato ancor prima di essere preso in esame.
  • Inviare il curriculum in word: il curriculum andrebbe sempre salvato in pdf (in quanto non deve essere modificabile) e rinominato con il proprio nome e cognome in modo da consentire al selezionatore di ritrovarlo facilmente una volta salvato.

Curriculum vitae: cosa allegare?

La lettera di presentazione

Il curriculum vitae da solo spesso non è sufficiente per avere successo ed essere contattati per un colloquio di lavoro. Ad esso va sempre allegata una lettera di presentazione che va personalizzata per ogni candidatura.

Perché è importante allegare anche una lettera di presentazione?

Se il curriculum elenca tutta la nostra storia professionale e formativa, la lettera di presentazione ci dà la possibilità di raccontare qualcosa in più di noi, di sottolineare i nostri punti di forza e di spiegare più  dettagliatamente perché noi potremmo essere il candidato giusto rispetto agli altri. Una lettera di presentazione accattivante e ben scritta può senza dubbio fare la differenza e dare una marcia in più alla nostra candidatura.

Cosa scrivere nella lettera di presentazione?

La lettera di presentazione non deve essere una ripetizione di quanto già indicato sul curriculum, ma piuttosto lo deve completare, fornendo ulteriori dettagli che aiutino il selezionatore a farsi un’idea più chiara del nostro profilo.

Una buona lettera di presentazione dovrebbe essere strutturata in questo modo:

  • Sottolineare le motivazioni che ci hanno spinto ad inviare la nostra     candidatura per quella specifica posizione lavorativa;
  • Evidenziare i propri punti di forza, ovvero perché l’azienda dovrebbe assumere proprio noi e non un altro candidato;
  • Alla fine, inserire sempre i propri riferimenti per essere contattati;
  • La lunghezza ideale è di circa 10-12 righe
  • Va sempre personalizzata per ogni candidatura: questo è un aspetto molto importante perché i selezionatori si accorgono subito se viene fatto un semplice copia incolla inviato in serie, oppure il candidato ha dedicato un minimo di tempo per informarsi sull’azienda e rendere personalizzata la sua presentazione.
  • Massima attenzione ai refusi! Niente più che errori di ortografia e grammaticali possono rendere vana una lettera di presentazione (e il medesimo discorso vale anche per il curriculum vitae). Occorre quindi rileggere sempre attentamente quanto scritto e magari chiedere un parere anche a qualcun altro che può darci la sua impressione.

Leggi la nostra Guida alla Scrittura della Lettera di Presentazione

Gli attestati

Allegare al curriculum oltre alla lettera di presentazione anche gli attestati del percorso di studi e dei corsi di formazione svolti, può essere una buona idea per rendere ancora più completa la nostra candidatura (a patto che il formato degli allegati sia compresso e poco pesante).

Portfolio online

Per le professioni più creative (grafici, web designer, architetti, fotografi ecc.) curriculum e lettera di presentazione non sono sufficienti ed è necessario creare anche un portfolio online con la raccolta dei propri lavori migliori. Molto spesso, infatti, prima di contattare i candidati per il colloquio conoscitivo, le aziende richiedono di visionare il portfolio per farsi un’idea più chiara della professionalità creativa.

Come si crea un portfolio online?

Esistono due possibilità:

  • Creare un proprio sito web acquistando il dominio: la scelta più azzeccata se si ha dimestichezza con informatica e sviluppo web.
  • Utilizzare dei tool online. Esistono molti strumenti online che permettono di creare il proprio portfolio senza dover per forza avere un sito web personale: DeviantArt (in inglese), Carbonmade (tra le più utilizzate, permette di inserire il proprio nome sull’url creando un sito web su dominio di terzo livello), Behance (strumento di casa Adobe, oltre a     consentire la creazione di un portfolio online, permette l’accesso a un     network di aziende e professionisti per trovare più facilmente lavoro),  Krop (strumento a pagamento, mette a disposizione molti template facilmente personalizzabili).

Formato europeo per il curriculum vitae

Perchè utilizzare il formato europeo?

Il curriculum vitae in formato europeo o Europass è un modello di curriculum riconosciuto in tutta Europa, quindi valido non solo in Italia ma anche all’estero. È stato istituito nel 2002 dalla Commissione Europea proprio per dare un’uniformità ai dati inseriti in modo da renderlo un formato ufficiale riconosciuto in tutti gli stati europei.

Quindi se l’idea è quella di lavorare all’estero è questo il formato corretto da utilizzare. Benché sia stato pensato per candidarsi all’estero, in realtà il formato europeo viene ampiamente utilizzato ed apprezzato anche in Italia, proprio grazie al suo stile ordinato e di facile comprensione.

A chi conviene utilizzare il CV in formato europeo?

Grazie alla sua struttura a griglia, il modello europeo permette di elencare in maniera ordinata tutte le informazioni e si rivela essere molto utile non solo per chi cerca lavoro all’estero, ma anche per chi ha un percorso di lavoro lineare e soprattutto per i giovani che hanno poche esperienze professionali da inserire.

Per coloro invece che hanno molti anni di esperienza alle spalle e molte informazioni, potrebbe non essere il formato migliore perché si rischia di produrre un CV di troppe pagine. Inoltre, il modello europeo non permette molta personalizzazione e se ci si candida per posizioni di lavoro più creative, è sconsigliato.

Curriculum vitae europeo da compilare gratis

Il curriculum in formato europeo si può scaricare gratuitamente dal sito dell’Europass.

Curriculum vitae in inglese

Se il tuo sogno è lavorare all’estero, il formato Europass da solo non basta: il curriculum dovrà essere scritto completamente in inglese! Si può scegliere un modello standard oppure per non sbagliare l’ideale è utilizzare il modello europeo in lingua inglese.

Esistono due tipologie differenti di CV in inglese:

  • Chronological CV: le informazioni sono organizzate in ordine cronologico, dalla più recente a quella più lontana nel tempo (riprende quindi lo stesso modello del curriculum tradizionale in italiano)
  • Skill-based CV: in questo curriculum invece vengono messe maggiormente in evidenza le capacità e le competenze tecniche, professionali e personali.

È bene tenere presente che la semplice traduzione letterale dall’Italiano non è sufficiente: il curriculum dovrà essere perfetto da tutti i punti di vista, sia grammaticale che lessicale. Quindi il primo presupposto per scrivere un buon curriculum in inglese è avere una buona padronanza della lingua (e non dimentichiamo che oltre al CV si dovrà scrivere in inglese anche la lettera di presentazione).

Così come per quello tradizionale in italiano, anche per il CV in inglese valgono le medesime regole, quindi evidenziare i propri punti di forza, non essere imprecisi o troppo prolissi, utilizzare una formattazione adeguata con grassetti e punti elenco per agevolare la lettura, prestare massima attenzione alle forme grammaticali e ai refusi.

Ci sono però degli aspetti specifici di cui tener conto quanto creiamo il nostro curriculum in inglese:

  • Dare la preferenza alle forme attive evitando quelle passive
  • Utilizzare la distinzione tra Abilities (capacità e talenti naturali o acquisiti), Achievements (traguardi personali) e Responsabilities (attività specifiche del ruolo ricoperto)
  • Inserire sempre la nazionalità di provenienza
  • All’estero non è richiesto l’inserimento della data di nascita (indicarla solo se si cerca lavoro nel Regno Unito)

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