Rischio agenti fisici e chimici
Dai dati provvisori relativi ai lavoratori italiani soggetti alla sorveglianza sanitaria per gli agenti fisici nel 2013, secondo i dati trasmessi all’Inail dai medici competenti nel 2014 con l’Allegato III-B del d.lgs. 81/2008 e s.m.i., risulta che più di 4 milioni di lavoratori sono sottoposti a sorveglianza sanitaria a seguito di esposizione agli agenti fisici. Il rumore, gli ultrasuoni, le vibrazioni, i campi elettromagnetici, le radiazioni e le atmosfere iperbariche vengono catalogate come agenti fisici, i quali costituiscono una seria minaccia per la salute dei lavoratori che ad essi si trovano esposti. Un altro obbligo che ricade sul datore di lavoro riguarda la valutazione dei rischi, la quale deve essere compiuta prendendo in specifico riferimento i rischi che derivano da esposizione ad agenti fisici.
La normativa italiana che riguarda tutti gli aspetti della valutazione del Rischio Chimico, applicata ai luoghi di lavoro, è rintracciabile nel Titolo IX del D.Lgs 81/08, e si articola su tre Capi principali: Capo I – Protezione da agenti chimici; Capo II – Protezione da agenti Cancerogeni e Mutageni; Capo III – Protezione da rischi connessi all’amianto.