PMI: Cosa sono e Calcolo delle ULA

Cosa sono le Piccole Medie Imprese, come si calcolano le dimensioni aziendali e le Unità Lavorative per Anno.

Concetto di PMI e Calcolo delle Dimensioni d'Impresa

Nell'ambito delle opportunità offerte dallo stato e dall'Unione Europea, è cruciale per le imprese comprendere come calcolare le proprie dimensioni e le ULA (Unità Lavorative per Anno) per accedere a finanziamenti, agevolazioni e contributi.

Questo aspetto è particolarmente rilevante per le Piccole e Medie Imprese (PMI), che spesso sono le principali beneficiarie di tali incentivi.

A maggior ragione è fondamentale al giorno d’oggi conoscere con esattezza la dimensione della propria azienda in quanto ci sono normative che variano le intensità di contributo in base alla dimensione aziendale (bonus formazione 4.0 e voucher per l’innovation manager). Altre normative invece danno punteggi che variano a seconda delle dimensioni dell’impresa (es. il Bando INAIL).

L’attenzione va posta nella definizione di PMI alle seguenti dimensioni:

  • calcolo del numero di dipendenti
  • calcolo della dimensione nel momento in cui ci sono collegamenti di fatto o di diritto con altre imprese

La definizione di PMI è contenuta nel decreto ministeriale del 18/04/95 e all'allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014, e si riferisce a una categoria di imprese che soddisfano specifici criteri di dimensione e operatività.

La classificazione delle dimensioni delle imprese si basa su due criteri principali: le ULA e il Fatturato/Bilancio.

Si definiscono quindi:

Micro Impresa:

  • Meno di 10 ULA;
  • Fatturato annuo e/o totale bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro.

Piccola Impresa:

  • Meno di 50 ULA;
  • Fatturato annuo e/o totale bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro.

Media Impresa:

  • Tra 50 e 250 ULA;
  • Fatturato annuo compreso tra 10 e 50 milioni di euro e/o totale bilancio annuo tra 10 e 43 milioni di euro.

Grande Impresa:

  • Supera i limiti delle PMI;
  • Appartiene al micro gruppo MindCap con meno di 3000 dipendenti.

I due requisiti sono cumulativi, ossia entrambi devono sussistere.

tabella pmi

Definizione e Differenze tra Impresa, Azienda e Società

Un'impresa è un'entità economica organizzata per produrre beni o fornire servizi, distinguendosi così da concetti quali 'azienda' e 'società'.

Mentre l'azienda rappresenta l'insieme di beni organizzati, come immobili, sedi, attrezzature, per l'esercizio dell'impresa, la società è il soggetto giuridico che la esercita.

L'impresa, quindi, si identifica con l'attività economica condotta dall'imprenditore, condeterminate caratteristiche come: essere condotta professionalmente ed avere come obiettivo lo scambio di beni o servizi.

Link ed informazioni utili

Definizione PMI: Commissione UE

Definizione PMI: Guida dell’Unione Europea

Concetto di piccola e media impresa - PMI Italia

Fatturato

Articolo 2. Comma 5

1) per fatturato, corrispondente alla voce A.1 del conto economico stilato in base alle attuali norme del codice civile, s’intende l’importo netto del volume d’affari che comprende gli importi che derivano dalla vendita di prodotti e dalla prestazione di servizi che rientrano nelle attività ordinarie della società, abbassati degli sconti forniti sulle vendite nonché dell’imposta sul valore aggiunto e delle altre imposte direttamente relazionate con il volume d’affari;

Totale di Bilancio

Articolo 2 Comma 5

2) per totale di bilancio si intende il totale dell’attivo patrimoniale;

Occupati

Articolo 2 Comma 5

3) per occupati si intendono i subordinati dell’azienda a tempo determinato o indeterminato, presenti nel libro matricola dell’azienda e legati all’azienda da forme contrattuali che implicano il vincolo di dipendenza, senza considerare i lavoratori in cassa integrazione straordinaria.

4) il numero degli occupati è uguale al numero di unità-lavorative-anno (ULA), ossia al numero medio mensile di dipendenti presenti a tempo pieno durante un anno, mentre quelli a tempo parziale e quelli stagionali rappresentano frazioni di ULA. Il periodo da considerare è quello relativo al precedente numero 1.

Nel D.M. 18/4/2005 viene puntualizzato:

sono considerati dipendenti dell’azienda anche i proprietari gestori (imprenditori individuali) ed i soci che svolgono attività regolare nell’azienda e beneficiano di vantaggi finanziari da essa forniti; con riferimento a questi ultimi, devono ottenere un compenso per l’attività svolta differente da quello di partecipazione agli organi amministrativi dell’azienda. Allo scopo del calcolo in termini di ULA il socio che percepisce tali compensi viene inteso una ULA a meno che il contratto che regola le relazioni tra la società ed
il socio stesso implichi una durata inferiore all’anno (calcolando in questo modo la frazione di ULA).
Non sono considerati nel conteggio gli apprendisti e gli individui con contratto di formazione o con contratto di inserimento. Il calcolo si basa a livello mensile, tenendo presente come mese l’attività di lavoro prestata per più di 15 giorni solari.

Al fine di calcolare le ULA i dipendenti occupati part-time sono considerati nel conteggio come frazione di ULA in misura proporzionata alla relazione tra le ore di lavoro previste dal contratto part-time e quelle presenti dal contratto collettivo.
Ad esempio, nel caso in cui il contratto di riferimento implichi  l’effettuare 36 ore settimanali e quello part-time di 18, il dipendente viene considerato nel conteggio pari a 0,5 ULA per il periodo di lavoro; nel caso in cui il contratto di riferimento preveda l’effettuazione di 40 ore settimanali e quello part-time di 28, il dipendente viene considerato nel conteggio pari a 0,7 ULA per l’attività lavorativa prevista nel periodo considerato.

In relazione ai congedi di maternità, paternità e parentali, regolati dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, non devono essere calcolati.

Periodo da considerare

Articolo 2 Comma 6

  1. Fatto salvo quanto previsto per le nuove imprese di cui al comma 7:

1) il fatturato annuo ed il totale di bilancio sono quelli dell’ultimo esercizio contabile chiuso ed approvato anteriormente la data di firma della richiesta di agevolazione; per le aziende esonerate dalla tenuta della contabilità ordinaria e/o dalla redazione del bilancio le suddette informazioni sono tratte, per quanto concerne il fatturato dall’ultima dichiarazione dei redditi presentata e, per quanto concerne l’attivo patrimoniale, in riferimento al prospetto delle attività e delle passività scritto con i parametri di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre 1974 n. 689 ed in ottemperanza agli articoli 2423 e seguenti del codice civile;

Aziende di recente costituzione

Articolo 2 Punto 7

Per le aziende per le quali alla data di stipula della richiesta di finanziamento è stato approvato il primo bilancio ovvero, qualora ci fossero aziende esonerate dalla tenuta della contabilità ordinaria e/o dalla redazione del bilancio, non è stata presentata la prima dichiarazione dei redditi, sono da considerare solamente il numero degli occupati ed il totale dell’attivo patrimoniale risultanti alla stessa data.

Azienda autonoma

Articolo 3

  1. Sono da considerare autonome le aziende che non sono associate né collegate ai sensi dei successivi commi 3 e 5.
    L’azienda che richiede è definita autonoma qualora il capitale aziendale sia disperso in modo tale da risultare impossibile definire da chi è posseduto e l’azienda stessa dichiari di poter calcolare in buona fede l’inesistenza di imprese associate e /o collegate.

Azienda assocciata

  1. Sono considerate associate le aziende, non identificabili come aziende collegate ai sensi del successivo comma 5, tra le quali vi è il successivo rapporto: un’impresa detiene, da sola oppure insieme ad una o più imprese collegate, il 25% o più del capitale o dei diritti di voto di un’altra azienda.
    La quota del 25% può essere pervenuta o sorpassata senza individuare la qualifica di associate nel caso in cui siano presenti le classi di investitori di seguito considerate, a condizione che gli stessi investitori non siano personalmente o congiuntamente collegati all’azienda richiedente:
    1) società pubbliche di partecipazione, società di capitale di rischio, persone fisiche o insiemi di individui che esercitano una regolare attività di investimento in capitale di rischio e che investono fondi propri in imprese non quotate a patto che il totale investito da questi individui o gruppi di individui nella medesima azienda sia inferiore o uguale a 1.250.000 euro;
    2) università o centri di ricerca pubblici e privati senza scopo di lucro;
    3) investitori istituzionali, compresi i fondi di sviluppo regionale;
    d) enti pubblici locali, aventi un bilancio annuale inferiore a 10 milioni di euro e meno di 5.000 abitanti.
  2. Nel caso in cui l’azienda che richiede l’agevolazione sia associata, ai sensi del comma 3, ad una o più aziende, ai dati degli occupati e del fatturato o dell’attivo patrimoniale dell’azienda richiedente si sommano, proporzionalmente alla percentuale di partecipazione al capitale o alla percentuale di diritti di voto detenuti (in caso di differenza si prende in analisi la più grande tra le due), i dati dell’azienda o delle aziende poste a monte o a valle dell’azienda richiedente stessa. Qualora ci fossero adesioni incrociate si considera la percentuale più grande. Alo scopo di determinare dei dati delle aziende associate all’azienda richiedente, devono essere totalmente inseriti i dati attinenti alle aziende che sono collegate a tali aziende associate, a meno che i loro dati non siano stati già ripresi tramite consolidamento. I dati da prendere in esame sono ricavati dal bilancio di esercizio ossia, nel caso di redazione di bilancio consolidato, quelli ricavati dai conti consolidati dell’azienda o dai conti consolidati nei quali l’azienda è ripresa attraverso consolidamento.

Azienda collegata

  1. Sono considerate collegate le aziende fra le quali esiste una delle seguenti relazioni:
    a) l’azienda in cui un’altra azienda dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell’assemblea ordinaria;
    b) l’azienda in cui un’altra azienda dispone di voti sufficienti per esercitare un’influenza dominante nell’assemblea ordinaria;
    c) l’azienda su cui un’altra azienda ha il diritto, in virtù di un contratto o di una clausola statutaria, di esercitare un’influenza di dominio, quando la legge possa consentire tali contratti o clausole;
    d) le aziende in cui un’altra, in base ad accordi con altri soci, controlla da sola la maggioranza dei diritti di voto.
    6. Nel caso in cui l’azienda che richiede l’agevolazione sia collegata, ai sensi del comma 5, ad una o più aziende, i dati da considerare sono quelli ricavati dal bilancio consolidato. Nel caso in cui le aziende in modo diretto o indiretto collegate all’azienda richiedente non siano considerate nei conti consolidati, ovvero non esistano conti consolidati, ai dati dell’impresa richiedente si sommano completamente i dati degli occupati e del fatturato o del totale di bilancio ricavati dal bilancio di esercizio di tali aziende. Devono inoltre essere inseriti, proporzionalmente, i dati delle eventuali aziende associate alle aziende collegate – situate immediatamente a monte o a valle di queste ultime – a meno che tali dati non siano stati già ripresi tramite i conti consolidati in proporzione almeno uguale alle percentuali presenti nel comma 4.
    7. Il controllo dell’esistenza di aziende associate e/o collegate all’impresa richiedente è stabilito con riferimento alla data di stipula della domanda di finanziamento sulla base dei dati in possesso della società (ad esempio libro soci), a tale data, e delle risultanze del registro delle aziende.

Eccezioni nel concetto di PMI

  1. A parte le singolarità dei casi riportati nel precedente comma 3, un’azienda è considerata sempre di grande dimensione se il 25% o più del suo capitale o dei suoi diritti di voto sono in mano direttamente o indirettamente da un ente pubblico o in modo congiunto da più enti pubblici. Il capitale e i diritti di voto sono posseduti indirettamente da un ente pubblico qualora siano posseduti per il tramite di una o più imprese.

Attenzione alle relazioni attraverso persone fisiche

Un’azienda può essere ritenuta collegata ad un’altra impresa tramite un individuo o un gruppo di individui fisici che operano insieme, a patto che esercitino la loro attività o una parte delle loro attività sullo stesso mercato in questione o su mercati vicini. Si considera vicino il mercato di un prodotto o servizio situato direttamente a monte o a valle del mercato di riferimento.

Al tal proposito si sottolinea che, affinché si possa individuare il collegamento fra tali aziende, debbono verificarsi contemporaneamente le seguenti condizioni:

  • l’individuo o il gruppo di individui fisici che operano insieme devono possedere in entrambe le aziende, congiuntamente nel caso di più individui, partecipazioni in misura tale da detenerne il controllo in base alla vigente normativa nazionale;
  • le attività svolte dalle aziende devono essere ricomprese nella stessa Divisione della Classificazione delle attività economiche ISTAT 2002, cioè un’azienda ha fatturato all’altra almeno il 25% del totale del fatturato annuo riferito all’ultimo esercizio contabile chiuso ed approvato prima della data di stipula della richiesta di agevolazione.
tabella criteri pmi


Cosa sono le ULA - Unità Lavorative per Anno

Per classificare correttamente le imprese in base alla loro dimensione, è essenziale comprendere il calcolo delle Unità Lavorative per Anno, note come ULA.

Questa metrica, che rappresenta il numero medio mensile di dipendenti a tempo pieno in un'azienda, è diventata un criterio standardizzato di valutazione adottato dall'Unione Europea alla fine degli anni '90. Il suo scopo è quello di misurare in modo uniforme la base occupazionale su tutto il territorio europeo.

Le ULA, insieme al fatturato dell'azienda, sono determinanti nella definizione della Dimensione d'Impresa. Questo parametro è cruciale per l'accesso a bandi, finanziamenti e agevolazioni sia a livello nazionale che europeo.

La comprensione e il calcolo accurato delle ULA permettono alle imprese di posizionarsi correttamente per l'ottenimento di queste opportunità.

Come si misurano le ULA

Le ULA si basano su concetti chiari e semplici:

  • 1 unità corrisponde a ogni dipendente che ha lavorato a tempo pieno per un anno intero.
  • La “frazione di unità” si riferisce a dipendenti che hanno lavorato a tempo parziale, in periodi stagionali, o in generale, a chi non ha lavorato per l'intero anno.

Lavoratori da conteggiare

Nella definizione delle ULA (Unità Lavorative per Anno), rientrano diverse categorie di lavoratori:

  • dipendenti a tempo determinato o indeterminato;
  • iscritti nel libro matricola dell’impresa e legati all’impresa da forme contrattuali che prevedono il vincolo di dipendenza, se non posti in cassa integrazione straordinaria;
  • proprietari-gestori: imprenditori individuali;
  • soci che svolgono un’attività regolare nell’impresa e beneficiano di vantaggi finanziari da essa forniti (i soci devono percepire un compenso per l’attività svolta diverso da quello di partecipazione agli organi amministrativi della società).

Sono esclusi:

  • apprendisti;
  • persone con contratto di formazione o di inserimento;
  • occupati in congedo di maternità o paternità.

Calcolare le ULA

Per calcolare le ULA, sono necessari tre valori specifici:

  • Il numero totale di dipendenti.
  • Il numero di mesi lavorati da ciascun dipendente (considerando come un mese qualsiasi attività lavorativa svolta per più di 15 giorni).
  • Le ore di lavoro effettivamente svolte in relazione a quelle previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro.

La formula del calcolo ULA è la seguente:

ULA = n. dipendenti x percentuale di tempo lavorato x frazione di anno lavorata

Esempio 1:

Un dipendente occupato part-time 60% (24 ore su 40 ore settimanali previste dal suo contratto collettivo) per tutto l’anno.

Calcolo ULA = 1 (n. dipendenti) X 0,6 (24 ore / 40 ore) X 1 (tutto l’anno) = 0,6 ULA

Esempio 2:

Due dipendenti occupati part-time 50% per nove mesi

Calcolo ULA = 2 (n. dipendenti) X 0,5 (50% delle ore) X 0,75 (nove dodicesimi perché hanno lavorato per nove mesi su dodici) = 0,75 ULA

Frazioni di ULA

Cosa si intende con organico medio annuo? L'organico medio annuo rappresenta il numero medio di lavoratori impiegati in un'azienda nel corso di un anno, calcolato tramite le Unità Lavorative per Anno (ULA). Questo calcolo consente di determinare il numero medio mensile di occupati a tempo pieno in un'impresa nell'arco di un anno. All'interno di questo calcolo, i lavoratori a tempo parziale, inclusi i soci che hanno un contratto di durata inferiore all’anno con la società, e i lavoratori stagionali, vengono considerati come frazioni di ULA.

Inoltre, i dipendenti occupati part-time sono conteggiati nel calcolo delle ULA in maniera proporzionale al rapporto tra le ore di lavoro specificate nel loro contratto part-time e quelle stabilite dal contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento. Questo significa che un lavoratore part-time non viene calcolato come un'intera ULA, ma piuttosto come una frazione di essa, proporzionale al tempo di lavoro effettivamente svolto rispetto a un orario a tempo pieno standard.

Attraverso questa guida, le imprese possono calcolare le proprie ULA, identificando con precisione la propria categoria e accedere alle agevolazioni disponibili, ottimizzando così le opportunità di crescita e sviluppo offerte da enti statali e comunitari.

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