28/7/2022
Collocamento Mirato: inserimento lavorativo delle persone con disabilità o svantaggiate (Legge 98/99)
Cos'è il collocamento mirato e come può essere utile per i lavoratori appartenenti alle categorie protette.
COLLOCAMENTO MIRATO: cos’è e come funziona
Il collocamento mirato fa riferimento all’insieme di servizi e misure per favorire e agevolare l’inserimento lavorativo delle persone disabili o in condizione di svantaggio appartenenti alle categorie protette (regolamentato dalla legge 68/99).
Le persone che appartengono alle categorie protette e le imprese che vogliono usufruire dei servizi della legge sul collocamento mirato dovranno rivolgersi al Centro per l’impiego.
Per essere assunti grazie alle categorie protette, i lavoratori disabili o svantaggiati devono infatti prima essersi iscritti alle liste di collocamento mirato presso il proprio centro per l’impiego.
I soggetti disabili o svantaggiati hanno l’opportunità di rivolgersi al Centro per l’Impiego per:
- Iscriversi negli elenchi provinciali dei lavoratori con disabilità. Questa iscrizione consente l’accesso alle misure del collocamento mirato;
- Ricevere supporto nell’attività di accompagnamento al lavoro;
- Aderire agli avvisi pubblici per partecipare a selezioni in enti pubblici e società del settore privato.
Le aziende possono invece rivolgersi al Centro per l’Impiego per:
- Ricevere informazioni riguardanti gli obblighi di assunzione di lavoratori disabili (legge 89/99) e sostegno rispetto alle procedure amministrative da compiere;
- Ricevere informazioni e sostegno nella ricerca di persone con disabilità da inserire in azienda;
- Sottoscrivere una convenzione con il CPI per pianificare l’assunzione di una persona disabile per ottemperare gli obblighi previsti dalla legge 68/99 e/o effettuare inserimenti lavorativi attraverso un periodo di tirocinio preliminare;
- Ricevere supporto nella gestione dell’inserimento di persone con disabilità in azienda.
Il collocamento mirato è inoltre uno degli strumenti previsti dal PROGRAMMA G.O.L (Garanzia Occupabilità dei Lavoratori)per favorire l’occupazione e l’inserimento lavorativo dei lavoratori in difficoltà. E-cons, quale ente accreditato dalla Regione Veneto, si occupa in prima linea di questa attività.
COME ISCRIVERSI AL COLLOCAMENTO MIRATO?
Per iscriversi al collocamento mirato e usufruire dei servizi il lavoratore disabile o svantaggiato dovrà compiere le seguenti attività:
- Sottoscrivere la DID (dichiarazione di immediata disponibilità) ovvero quel documento amministrativo che attesta lo status di disoccupazione;
- Richiedere l’iscrizione, attraverso la compilazione di una domanda, alla lista provinciale delle persone disabili (ex articolo 1 legge 68/99) presso il proprio centro per l’impiego di residenza. È possibile cambiare lista in un secondo momento, ma non è possibile essere inseriti su più liste;
- Alla domanda di richiesta di essere inseriti nella lista provinciale dei lavoratori disabili vanno allegati anche una serie di documenti: il documento di identità (carta identità o permesso di soggiorno in corso di validità), il codice fiscale, l’attestazione ISEE e la documentazione comprovante la disabilità e le residue capacità lavorative accertata da un’apposita commissione sanitaria dell’ULSS, dell’INPS o dell’INAIL
- Le domande con la documentazione possono essere consegnate direttamente al centro per l’impiego; oppure inviate al centro per l’impiego via PEC o via posta.
COLLOCAMENTO MIRATO: vantaggi e obblighi per le aziende
Il collocamento mirato è detto anche collocamento obbligatorio, proprio perché la legge 68/99 prevede dei veri e propri obblighi che le imprese devono rispettare per essere in linea con la normativa vigente.
Leggi l’articolo di approfondimento sulle categorie protette e sugli obblighi dei datori di lavoro.
Quali sono i vantaggi per le imprese?
Sono previsti degli incentivi sui contributi, che dipendono dal grado di disabilità: più è alta la percentuale di disabilità, più elevati sono gli incentivi. Lo sgravio contributivo è però riconosciuto solo nel caso di contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Al di là degli sgravi fiscali, assumere persone appartenenti alle categorie protette ha un valore aggiunto inestimabile anche per altri aspetti, di certo non meno importanti: chi vive infatti una condizione di disabilità o di svantaggio sociale, possiede doti di forza e capacità di resilienza che ha dovuto sviluppare per affrontare le avversità della vita; empatia, capacità di ascolto, problem solving e tenacia sono ad esempio abilità che nel mondo del lavoro fanno senza dubbio la differenza.