7/4/2025
Come difendersi dalla Nuova Truffa Telefonica del Curriculum
Da diverse settimane si sta diffondendo in Italia la nuova "truffa telefonica del curriculum", un tentativo di diffondere virus e sottrarre denaro e dati personali. Come identificarla ed evitarla?

In questi giorni sta circolando una nuova e pericolosa truffa telefonica. Una voce registrata contatta le persone con la frase "Abbiamo ricevuto il tuo curriculum, aggiungimi su WhatsApp per parlare di lavoro". Questo è un inganno per diffondere virus e rubare denaro e dati personali, sfruttando l'interesse di chi cerca lavoro o di chi è aperto a opportunità di guadagno.
L'inganno è sottile: la chiamata truffaldina arriva da un numero italiano per guadagnare la vostra fiducia, ma l’obiettivo è infettare i vostri dispositivi con malware, rubare informazioni personali o sottrarvi denaro con promesse di investimenti fasulli.
Accettare di continuare la conversazione su WhatsApp espone al grave rischio di perdere denaro e/o dati personali tramite la compilazione di finti moduli di assunzione online, presentati come parte di un processo di assunzione.
Per proteggersi, è cruciale rimanere vigili e interrompere immediatamente tali chiamate sospette.
Come difendersi dalla truffa del curriculum?
Per difendersi efficacemente dalla truffa del curriculum, è cruciale comprenderne il meccanismo. Questa frode, classificabile come "Online Recruitment Scam" (false offerte di lavoro), si basa su un'astuta strategia. Inizia con una chiamata da un numero italiano (+39), a differenza di truffe con prefissi esteri più facilmente identificabili. Il messaggio iniziale, riguardante un presunto curriculum ricevuto da un'azienda inesistente, mira a incuriosire la vittima e a indurla a continuare l'interazione. Chi è in cerca di lavoro potrebbe scambiare la chiamata per una risposta a una candidatura recente, accettando così di proseguire la conversazione su WhatsApp, come richiesto dalla voce registrata.
A questo punto la truffa si fa estremamente pericolosa. La conversazione su WhatsApp viene usata per creare un'illusoria fiducia, facendo credere alla vittima di avere una reale opportunità lavorativa. Con la scusa di semplici attività retribuite sui social media, l'obiettivo finale è indurre la persona a investire su piattaforme online rischiose. In alcuni casi, viene inviato un link insidioso, magari con la scusa di moduli di assunzione, che in realtà può nascondere malware per il furto di dati personali o finanziari.
In ogni caso, indipendentemente dalla specifica offerta presentata, l'obiettivo cruciale dei truffatori in questa fase è persuadere la potenziale vittima della genuinità dell'opportunità di guadagno, instillando il timore di perderla. Una volta convinta della validità dell'offerta iniziale, i malintenzionati potrebbero anche incitare a investire denaro su piattaforme di trading fraudolente. Queste piattaforme sono spesso create ad arte per rendere impossibile il recupero dei fondi versati. La truffa si consuma quando la vittima tenta di ritirare il denaro e scopre che l'azienda è scomparsa: a quel punto, i truffatori avranno interrotto ogni contatto e si saranno volatilizzati.
Ma il danno peggiore non si ferma al denaro. Questa frode espone a rischi ben più gravi: i criminali sottraggono informazioni personali delicate come indirizzi, numeri di telefono e, in alcuni casi, coordinate bancarie. Con questi dati sensibili, possono sferrare ulteriori attacchi, come il furto d'identità o l'accesso fraudolento a conti online.
Se purtroppo si realizza troppo tardi di essere caduti nella trappola della truffa del curriculum, l'unica azione da intraprendere è denunciare immediatamente l'accaduto alla Polizia Postale.